Il gusto, il cibo, i gastronomi, i transblogger del cibo e tutti i messaggi che si dilatano intorno al pianeta mangiare, aumentano la spettacolarizzazione che determinano il gusto... anche a chi naturalmente ha più gusto!!! Noi, a La Stanza del Gusto possiamo semplicemente narrare, cucinare il cibo e allenare il gusto, senza prendersi troppo sul serio, senza dettami e senza fisime. Mario Avallone


mercoledì 13 marzo 2013

Tafaitù (pane e olio)

Prima parte Tafaitù (pane e olio)
tratto da O.O. Onnivori Opportunisti - trattatello di fisiognomica culinaria - Edizioni Scientifiche e Artistiche

Papa Giovanni XXIII insegna: "Osserva tutto, loda molto e critica il meno possibili..."
Tafaitù è il piatto inno per gli onnivori opportunisti di quelli da 'maledetti del gusto'.
È un piatto pe abbattere e per consumare il risentimento che abbiamo nei... confronti, nei miei confronti in questo caso, di chi ci ospita.
Ribalto la scena, faccio fare il piatto a chi sta a tavola... voglio vedere mio dolce-perfido sponsor che sai fare... Porto una serie di ingredienti, la base è Pane e Olio, qualsiasi pane, sale-pepe-odori sono facoltativi. Adoro i Pascuotti di Agerola, i biscotti di grano nero o giallo di mais...e l'olivo migliore che posso trovare sul pianeta...pomodorini freschi o secchi, melanzane, spollechini, pancetta, origano, olive, broccoli, patate, peschiole, cipolle basilico...una ciotola con l'acqua e relativo 'sponzapane' di ceramica Vietrese...
Qualcuno più accorto mi chiede anche una goccia di aceto che aggiunge all'acqua per spugnare il pane...Inizia una corsa clandestina con il gusto. Mio amato sarchia pone, già da come tocchi la bottiglia del l'olivo capisco dove vuoi arrivare...da quale deserto vieni e il grado di risentimento che hai nei confronti del cibo e di chi lo produce...

martedì 12 marzo 2013

Open Beer a La Stanza del Gusto

Andiamo a prendere aria, in un estasi di tabacco,
Ad ammirare i monumenti,
A discutere gli ultimi avvenimenti,
A rimettere l'orologio con gli orologi pubblici.
Poi a sederci mezz'ora, per bere un bicchiere di birra.
(Ritratto di Signora di Thomas Sterne Eliot)

Per terminare una buona giornata, o anche per chiu...derne una difficile, cosa c’è di meglio, se non La Stanza del Gusto?

Iniziamo una serie di serate.
Le chiameremo Open Beer : una nuova formula sulla falsariga del famigerato Open Bar.

Per poter bere una birra chiacchierando con chi produce birre artigianali e, casomai, bere una seconda birra…

Assaggiare e dedicare, di volta in volta, un ingrediente, una curiosità gastronomica, una nuova birra.

Partiamo, giovedì 28 marzo 2013 alle 20.00, con le Alici, come in una sorta di abbecedario gastronomico ABC: Alici,Birre,Cremolate!

Guest star della serata Mario Cipriano, artigiano della birra Karma di Alvignano (Caserta).

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In maniera leggera e disinvolta, senza affliggersi più di tanto con interminabili degustazioni, senza possedere dogmi e convinzioni varie, vogliamo provare quella bellezza delle parole di Eliot:

...Tu non lo sai quanto gli amici vogliono dire per me
E quanto raro, quanto raro e strano sia per me trovare
In una vita fatta di tante avversità e di tanti scopi ...
Poter trovare un amico che abbia queste qualità,
Che abbia, e dia
Le qualità sulle quali l'amicizia vive.
Quanto per me significhi che io te lo ripeta -
Senza queste amicizie - che cauchemar la vita! ..

Accetto di buongrado consigli e suggerimenti per lo svolgimento di una bella serata e di una buona bevuta di birra.

E vai.. A tutta birra !!

Come ogni altro Open che si rispetti, anche Open Beer è rigorosamente una "cena seduti in piedi"

 

lunedì 11 marzo 2013

Ultimo articolo da Il Mattino sabato 09 marzo 2013

Zaino - Panino

Continuo a raccontare-raccontarmi-raccontarvi..
Zaino - Panino tratto da O.O. Onnivori Opportunisti - trattatello di fisiognomica culinaria - Edizioni Scientifiche e Artistiche

Da quando sono al Centro Antico il campionario dei sarchiaponi si allarga; ho anche i tavoli all'aperto , che nel gergo gastr-napulegno si dice: 'a campagna fuori. mi ha sempre affascinato questa frase ma ho scoperto che ottenere tredici metri per un metro è quasi un'odissea. Ci vogliono più di dodici <permessi-autorizzazioni>, tra cui il più agognato è quello della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Beni Culturali, proprio di quest'ultimi voglio raccontare, di una vera opera d'arte vivente, il sarchiapone più sarchiapone di tutti gli O.O.: l'uomo-bambino-donna con zaino, ovviamente alla spalla.
Di sicuro, scientificamente provato, non si ferma mai a mangiare. Con lo staff abbiamo stabilito che se ha uno zainetto semi-vuoto, una media di quasi uno su cento, al massimo seglie un panino da portare via.
L'uomo-bambino-donna con zaino, con uno stile Decathlon/vado solo da Ikea, va sempre di fretta, deve fare sempre qualcos'altro e se nello zaino avrà messo il giusto, un peso eccessivo o, peggio ancora, meno di quello che gli serve realmente, lo capiamo da quella perenne espressione da pesce lesso.
L'uomo-bambino-donna con zaino ha una sola certezza, non gli serve niente, in ogni caso si sente autorizzato a fare mille domande per avere poi la conferma della sua inossidabile verità: davvero non gli serve proprio niente!! Già possiede l'universo intero...Il suo zainetto.
Siamo di fronte ai nuovi pellegrini o agli onnivori opportunisti del futuro!?

venerdì 8 marzo 2013

II puntata di "Uovo fritto"

tratto da O.O. Onnivori Opportunisti - trattatello di fisiognomica culinaria - Edizioni Scientifiche e Artistiche

"...Un paio di uova a temperatura ambiente sono spesso l'unico ingrediente che ritrovo, in piena notte fonda, insieme a diversi tipi di lardo, burro, ghee e oli da provare che porto puntualmente a casa per approfondire l'assaggio, ma spesso mi salvamo dalla fame assoluta. Coriamo tutto il giorno per fare un ristorante e non riusciamo a fermarci per avere una cucina di casa attrezzata. Niente di strano, è una classica contraddizione e la conditio sine qua non di un mestiere.
Cerco di non fare troppo rumore, nonostante abbia una casa ad elle, cucina e camera da letto sono lontane, la notte impone un inequivocapile silenzio a prescindere.
Individuata la padella introvabile, il dubbio di come la ingrasso e che sapore voglia stanotte, dura poco. Amo quel liquido che si forma facendo sudare il lardo, ma ultimamente lo sfigolio e l'odore che lascia il ghee, effimero al gusto, lo preferisco. Prendo la noce di burro chiarificato e la faccio sciogliere.
Apro l'uovo, non freddo, in un piatto e poi lo faccio scivolare nella ritrovata, traballante, padella. A fuoco lento cerco di far rimanere il tuorlo liquido. Il sale e una spolverata di pepe, solo sull'albume; chimici, fisici ed esperti molecolari scrivonosui perchè e percome si fa tutto...aggiungo semplicemente che il tuorlo nella sua essenza di sapore e senza sale è più gustoso.
Paradossalmente, tutto ciò di notte...Finalmente posso andare a dormire.
Eccezionale e squisito!